La grazia di conoscere l’Opera Don Calabria

di Giocosa - 12 Ottobre 2019

L’8 ottobre, Festa di San Giovanni Calabria, non siamo chiamati a celebrare semplicemente un personaggio del passato, quanto piuttosto a meditare su ciò che ha spinto San Giovanni Calabria a fare quello che ha fatto, diventando strumento della Divina Provvidenza.

Una sera, San Giovanni Calabria era molto preoccupato, agitato da mille pensieri, perché non riusciva a capire cosa dovesse fare della sua vita, come affrontare certe situazioni, certi problemi.

Proprio come accade a ciascuno di noi quando, in certi momenti della nostra vita, non sappiamo dove sbattere la testa.

San Giovanni Calabria prese in mano il Vangelo di Matteo e incominciò a leggerlo. Rimase particolarmente colpito quando lesse…

Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta (Mt 6,31-33).

Prese una matita e cominciò a sottolineare quelle parole fino a bucare la pagina, poi disse a sé stesso: O si crede o non si crede”. Fu allora che prese la ferma decisione di fidarsi di Dio.

Quella notte, nella sua mente e nel suo cuore, per ispirazione dello Spirito Santo, iniziò l’Opera Don Calabria. Da allora fino ad oggi, innumerevoli sono gli episodi che testimoniano come la Divina Provvidenza abbia sostenuto, instancabilmente, il cammino dell’Opera.

Se anche noi abbiamo avuto la grazia di conoscere l’Opera Don Calabria, non è un caso. Questo incontro è avvenuto perché potessimo ascoltare questa Parola del Vangelo, viva ed efficace, che è per i cristiani di tutti i tempi e parla, oggi, anche a noi.

È questa Parola che ci dona la grazia di affrontare le notti della nostra vita, quando la testa ci scoppia per i mille problemi che ci agitano.

In questi momenti, ripensiamo a Dio che è Padre, che pensa a noi, che provvede a noi, che ci prende per mano e ci porta avanti, dove è meglio per noi, dove è meglio per il Regno di Dio.

Bisogna aver fiducia, fidarsi veramente. I problemi non si risolveranno all’improvviso, come per incanto, ma si apriranno vie nuove, che non avremmo neanche potuto immaginare.

Avverrà allora, come scrive Rabindranath Tagore nella sua poesia “Non ho lasciato la speranza”:

 

La grazia di conoscere l’Opera Don Calabria ultima modifica: 2019-10-12T15:52:18+02:00 da Giocosa

Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,
annuncerò tutte le sue meraviglie

Se le riflessioni e gli interventi presenti in questo articolo suscitano in te il ricordo di un episodio della tua vita del quale rendere grazie al Signore per le meraviglie che ha operato, lascia qui il tuo racconto.

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Attenzione! In questo sito non sono consentiti commenti né l'inserimento di link relativi ad altre pagine ma solo racconti della propria esperienza di vita.