Che avventura il catechismo a distanza! Per non sovraccaricare i ragazzi di altre video lezioni, ci sembravano, infatti, già troppo provati dalla DAD, abbiamo pensato di coinvolgere i genitori. Sono loro, in fondo, per i figli, i primi testimoni della fede. Ascoltiamo dalle loro testimonianze come sta andando questa esperienza!
Ho sempre pensato che il catechismo sia un percorso importante, a tratti divertente, in cui ogni bambino ha l’opportunità di conoscere autonomamente Gesù e una Chiesa non fatta solo di lunghe preghiere e regole da seguire.
Forse, grazie alla mia esperienza, ho sempre sperato che le mie bimbe potessero cogliere, in questo percorso, l’aspetto più gioioso e bello, come quello della condivisione e dello stare insieme parlando di un questo nuovo Amico.
Quando l’anno scorso, Benedetta ha iniziato, eravamo entrambe felici e io speravo tanto che lei potesse vivere tutto con serenità e curiosità, confrontarsi con nuovi amici e conoscere nuove cose e così è andata fino a quando, l’arrivo del Covid, ha stravolto anche questo nella nostra quotidianità.
Sì, la pandemia ci ha costretto alla DISTANZA, a fare tutto, dalla scuola, al lavoro, agli incontri, “a distanza” togliendoci la possibilità di un abbraccio, di uno sguardo, di una stretta di mano… tutto davvero molto triste, che ha totalmente cambiato le nostre giornate forse, a volte, troppo piene e veloci!
Devo dire che non è semplice e siamo tutti molto stanchi, ma negli ultimi tempi, davanti agli episodi tristi di questo mondo, mi sto sforzando di cogliere l’aspetto positivo e di vivermelo cosi…
Ebbene, da mamma, la DAD è diventata un’opportunità, perché in altre occasioni mai e poi mai avrei potuto vivermi e osservare mia figlia con le maestre e con gli amici e anche in questa “prima” esperienza del catechismo a distanza ne ho voluto cogliere l’aspetto “bello”.
In questo modo, abbiamo potuto vedere insieme un video, parlare del Battesimo in generale e del suo… di quel giorno così speciale; insomma è diventata una nuova occasione per stare con mia figlia, occasione che in tempi “normali” non ci sarebbe stata, perché io sarei stata sicuramente presa dalle corse delle mie giornate e lei lo avrebbe condiviso con il suo gruppo, senza che io potessi partecipare.
Insieme, abbiamo fatto il disegno e scritto “Tu sei l’Amato”… ebbene questo è stato un momento davvero speciale. Ho di nuovo pensato a quanto mi senta privilegiata a sentirmi figlia di Dio e da Lui amata incondizionatamente.
Questa, per me, è oggi la vera speranza… la forza, che da sempre mi sostiene e nella quale mi rifugio in ogni momento, con la quale faccio a volte anche “a botte” quando non riesco a dare delle risposte a degli eventi così strani e senza senso.
Sento il dovere di ringraziare chi ha comunque tentato di proporre questa alternativa, che alla fine diventa, anche per noi genitori, una buona occasione, augurandomi che i nostri bambini possano arrivare alla Prima Comunione con una vera consapevolezza e con la gioia di questo incontro con un Amico così speciale.
Maria Rosaria