Una sola famiglia siamo noi

di Giocosa - 9 Novembre 2019

Una sola famiglia… siamo noi: sono queste le parole del canto che ha accompagnato il nostro primo incontro con i bambini del catechismo e i loro genitori.

È il Signore che ha deciso di incontrarci perché vuole condividere con noi un suo grande desiderio. Un desiderio d’amore che riguarda tutti noi: il Signore vuole che diventiamo la sua famiglia, per donarci tutto il suo amore.

Per questo abbiamo scritto i nostri nomi in un cuore, che nella sua forma presenta anche la sagoma di una famiglia. L’amore di Dio ci accoglie e ci contiene tutti, senza escludere nessuno.

Questo cuore, infatti, ha i colori dell’arcobaleno perché, anche se siamo diversi gli uni dagli altri e non solo per il colore della nostra pelle, nessuno viene escluso dall’amore del Signore.

Dio Padre ci ha creati unici e irripetibili, per questo non può fare a meno di ciascuno di noi.

Del resto il Signore non guarda i colori, per ogni persona vede soltanto il cuore e la sua capacità di donare amore. Tutto il resto non conta.

Certo, proprio a causa delle nostre diversità, non è facile formare la famiglia di Dio, la Chiesa.

Eppure, se ci proviamo, scopriremo che il fine del nostro stare insieme è la gioia e, allora, vale la pena tentare.

La Chiesa, ci insegna Papa Francesco, è famiglia in cui si ama e si è amati (cfr. Udienza Generale del 29/05/2013): da sempre il Signore ci ama.

Con la sua Parola ci insegna ad amarLo, anzi a lasciarci amare da Lui, ma soprattutto ad amare gli altri, TUTTI, senza distinzioni e senza misura, ad amare come Lui ci ama.

Frequentare il catechismo, partecipare alla Santa Messa domenicale, sono tutti momenti nei quali il Signore ci aiuta a diventare la sua famiglia, ma prima di tutto ci aiuta a far diventare le nostre famiglie Chiese domestiche.

È in famiglia che, necessariamente, dovremmo fare esperienza dell’essere amati ed è lì che dovremmo imparare ad amare.

I discepoli di Emmaus, mentre mangiavano con Gesù, lo riconobbero nello spezzare il pane e sentirono il cuore scoppiare di gioia.

Riscopriamo, anche noi, la bellezza del ritrovarci in famiglia, seduti attorno ad una stessa tavola, non solo per condividere il cibo ma, anche la vita.

Proviamo a mettere da parte i telefonini, la televisione e tutto quanto può distrarci dall’ascolto di chi ci è accanto, per guardarci negli occhi e raccontarci la vita.

Se c’è amore, se c’è condivisione, se si sta bene insieme, anche se il pranzo è semplice, sarà sempre il miglior pranzo del mondo e la gioia, come una marea, crescerà nei nostri cuori e con essa il desiderio di condividerla con gli altri.

Una sola famiglia siamo noi ultima modifica: 2019-11-09T22:53:10+01:00 da Giocosa

Testimonianze

  1. Maria

    Grazie Signore perché anche io mi sento parte integrante di questa grande famiglia: la tua famiglia, la chiesa. Grazie per avermi chiamata per nome, per avermi fatto affiancare a persone speciali per portare questi bimbi meravigliosi a ricevere il tuo Corpo per la prima volta, il prossimo anno. Grazie per la preparazione e la formazione che ci ha donato don Roberto negli incontri fatti ad ottobre, ma soprattutto grazie per l’emozione che ho ricevuto nel vedere anche mia figlia nella formazione chiamata da te per questa esperienza meravigliosa. Grazie perché rispondi sempre alle mie preghiere anche se passa tempo. Quando ho saputo di aspettare Brigida, ti pregavo e ti ringraziavo, ogni giorno, per questo dono immenso, ma nel frattempo ti promettevo che Brigida sarebbe stata la testimonianza che tu Signore sei vivo e ci sei per tutti senza fare distinzione. Credo che quel giorno stia arrivando e che tu abbia chiamato anche lei per nome! Grazie Signore, perché siamo tutti una grande famiglia ❤️uniti nel tuo nome.

Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,
annuncerò tutte le sue meraviglie

Se le riflessioni e gli interventi presenti in questo articolo suscitano in te il ricordo di un episodio della tua vita del quale rendere grazie al Signore per le meraviglie che ha operato, lascia qui il tuo racconto.

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