Gli occhi del cuore al di là delle dune

di Emanuele - 6 Marzo 2022

In questi ultimi due anni, lo sguardo è diventato la nostra principale finestra sul mondo, che ci permette di trasmettere le nostre paure, le nostre gioie, ma anche di entrare in relazione con le persone e con ciò che ci circonda.

In questo tempo di Quaresima siamo chiamati a liberare il nostro sguardo da tutto ciò che ci impedisce di vedere il bene, per poter giungere a guardare le persone con gli occhi del cuore.

Dopo la forte esperienza del Battesimo, vissuta al fiume Giordano, (Lc 3,21-22), Gesù si isola, non in un luogo qualsiasi, ma nel deserto.

Nei racconti biblici, questo luogo, viene messo più volte al centro di diverse scene, ma c’è un aspetto che rende il deserto diverso da qualsiasi altro: lo spazio.

Si tratta di uno spazio poco piacevole, senza alcune comodità, non percorribile con Google Maps, ma nonostante questo, se si ha uno sguardo attento, è possibile osservare le acacie, i tamerischi, le ginestre, e tutti i fiori che ricoprono le rocce e rendono magnifico anche un spazio, che all’apparenza, sembra essere solo una immensa distesa di sabbia.

Nel deserto, Dio parla al cuore delle persone. Ed è, in questo spazio, apparentemente ostile, dove i limiti, la debolezza e la scarsa resistenza possono prendere il sopravvento, che Gesù viene tentato (cfr Lc 4,1-13).

Guardare con gli occhi del cuore

Gesù risponde alla tentazioni del diavolo con la Parola di Dio, non con semplici citazioni asettiche, ma vivendola nel concreto. Egli guarda alla sua vita, mettendo nei suoi occhi il collirio della Parola, per andare al di là delle apparenze e poter cogliere ciò che conta non solo con gli occhi, ma anche con il cuore.

I nostri occhi, infatti, possono esprimere poco o niente, se non sono collegati al cuore. Il più delle volte, non guardiamo nel profondo del nostro cuore, ma ci limitiamo a stare in superfice, preferendo giudicare piuttosto che intraprendere la strada del nostro deserto, che ci metterà in contatto con la nostra fame, con le nostre mancanze, con ciò che più ci fa male.

Il coraggio di entrare nel deserto

L’evangelista Luca sottolinea che l’esperienza della tentazione avviene per esplicita spinta dello Spirito Santo (“era guidato dallo Spirito nel deserto“). Tutti siamo convinti che sia il diavolo a condurci nel deserto, ma in realtà il suo vero obiettivo è impedirci l’entrata nel deserto.

Lo Spirito Santo, invece, ci aiuta ad entrare in questo luogo, a contatto con noi stessi, con le nostre fragilità, con i nostri limiti. Solo lì possiamo conoscere noi stessi.

Le nostre tentazioni possono essere vinte solo quando siamo costretti a guardarle faccia a faccia. Solo così, come Gesù, potremo guardare noi stessi e ciò che ci circonda con occhi diversi, con gli occhi del cuore.

E tu, sei disposto a lasciarti guidare dallo Spirito Santo nel deserto?


Quando ti trovi difronte ad una difficoltà provi ad affrontarla o fai finta di niente?

Gli occhi del cuore al di là delle dune ultima modifica: 2022-03-06T00:19:44+01:00 da Emanuele

Testimonianze

  1. Mariarosaria

    Il brano del vangelo, relativo alle tentazioni di Gesù nel deserto, mi riporta al profondo senso di vuoto che ho sempre provato e fa sempre più chiarezza a come ho reagito a tale esperienza.
    Senza accorgermene, e forse per difesa a tanto dolore, ho assunto atteggiamenti di rifiuto, di sufficienza, ritenendolo come qualcosa di cui vergognarmi e che andava assolutamente represso perché a me estraneo. Ho fatto di tutto, insomma, per tenerlo a distanza, ma invano, perché ciò che tanto detestavo non solo era parte di me ma aveva uno scopo ben preciso, stava lì per ridimensionare la mia superbia, quel vizio capitale che mi induceva a pensare che non avevo bisogno di niente e di nessuno, salvo poi a ritrovarmi con tanta rabbia, inquietudine e tormenti interiori.
    Ho capito, allora che, per fare pace con me stessa avevo bisogno di vivere il deserto interiore e fare spazio a ciò che di me rifiutavo, mettendo da parte manie di onnipotenza e dando voce alle mie fragilità, attraverso le quali avrei scoperto la parte più vera di me.
    Da sola, però, non ce l’avrei fatta.
    È la tua luce, o Signore, che ha fatto chiarezza sulla guerra che io stessa avevo innescato dentro di me e, conseguentemente, col mondo intero.
    Grazie Gesù

Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,
annuncerò tutte le sue meraviglie

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