Tutto è possibile a Dio. È una verità grande, ma è anche una certezza per noi che, tutti i giorni, sperimentiamo l’impotenza: vorremmo ma non possiamo, non ce la facciamo a cambiare noi stessi e il mondo.
Gesù ci insegna, però, che pur essendo tutto possibile a Lui, vuole avere bisogno di noi: senza la nostra collaborazione, niente di ciò che ci riguarda è possibile.
Dio diventa fragile, debole, impotente, perché ci ama, ci stima e non vuole salvarci senza il nostro contributo.
Il Signore entra nella nostra vita in punta di piedi e ci chiede se può salvarci, se può donarci la vita eterna.
Lui che ci ha creati, senza chiederci il permesso, non ci salva senza il nostro permesso. Ci ha fatto un dono grande, la libertà e vuole che la esercitiamo per raggiungere la felicità senza fine.
Una felicità che tutti desideriamo, ma che spesso cerchiamo nel modo sbagliato. Come quel giovane ricco, che un giorno andò da Gesù a chiedergli che cosa fosse necessario per avere la vita eterna (cfr Mc 10,17-30). Un giovane ricco di beni, ma anche ricco di presunzione nel pensare che bastasse osservare alla lettera i comandamenti per vivere felice.
Aveva imparato a memoria che cosa doveva fare, ma non aveva avuto la forza di viverlo pienamente, pensando che alla fine i soldi gli avrebbero dato la possibilità di poter comprare anche la felicità.
La vita eterna non si compra, è un dono di Dio, e per meritarci questo dono dobbiamo credere in Lui, ascoltare il suo insegnamento, fidarci della sua Parola.
Sì, tutto è possibile a Dio, anche la nostra felicità! Fidiamoci di Lui, con il suo aiuto avremo la forza per percorrere la via del bene, accogliendo tutti e condividendo i beni che abbiamo, per essere ricchi soltanto di opere buone.
Che bella questa certezza: tutto è possibile a te, Signore Gesù! Grazie, perché tutto è possibile a chi crede in Te!